Le campionesse in carica sopravvivono alla Svezia dopo una rimonta epica e i rigori
La strada verso la gloria europea per le azzurre di Andrea Soncin passa attraverso l’Inghilterra, una corazzata che ha mostrato tanto carattere quanto vulnerabilità nel quarto di finale contro la Svezia. Un incontro drammatico conclusosi ai rigori dopo una rimonta che ha del miracoloso, considerando il doppio svantaggio iniziale delle campionesse in carica.
La rimonta delle tre leonesse
Lo stadio di Zurigo è stato teatro di una battaglia calcistica che ha visto le svedesi dominare per gran parte dell’incontro. Le Blågult hanno colpito subito, portandosi in vantaggio già al 2′ minuto con Kosovare Asllani, per poi raddoppiare al 25′ grazie a Stina Blackstenius. Un uno-due che avrebbe messo al tappeto qualsiasi squadra, ma non l’Inghilterra di Sarina Wiegman, abituata alle grandi rimonte nei tornei internazionali.
Per lunghi tratti del match Alessia Russo, punta di diamante dell’attacco inglese, è apparsa in difficoltà e imprecisa. È stata la veterana Lucy Bronze a suonare la carica, accorciando le distanze al 79′, seguita a stretto giro dalla diciannovenne Michelle Agyemang che ha firmato il pareggio, mandando la partita ai supplementari nonostante un’occasione clamorosa sprecata da Russo al 92′ che avrebbe potuto chiudere i conti.
Il dramma dei rigori
I tempi supplementari non hanno risolto la situazione, nonostante altre due occasioni nitide capitate sui piedi di Russo al 121′ e 123′, entrambe sciupate malamente. Si è così giunti alla lotteria dei rigori, trasformatasi in un festival di errori che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi di entrambe le squadre.
Proprio Russo ha aperto la serie segnando il suo penalty, quasi a voler riscattare le occasioni precedentemente sprecate. Da lì è iniziato un turbine di errori: Angeldal, James e Meade hanno visto i loro tiri neutralizzati, mentre Zigiotti ha trasformato. Eriksson ha centrato il palo, poi Falk è diventata protagonista parando anche il tiro di Greenwood. La situazione è diventata surreale quando la stessa Falk, dopo aver offerto un match point alle compagne grazie alle sue parate, ha sbagliato il proprio rigore, seguito da altri errori da entrambe le parti. Dei primi dodici rigori, solo quattro sono andati a segno, un dato che testimonia la tensione palpabile. Alla fine Bronze ha segnato con un tiro potentissimo e Holmberg ha calciato alle stelle, consegnando la vittoria all’Inghilterra.
La sfida che attende le azzurre
Questo epilogo drammatico ha definito l’avversaria dell’Italia in semifinale, fissata per martedì 22 luglio a Ginevra. Le azzurre di Soncin, galvanizzate dalla vittoria contro la Norvegia firmata dalla doppietta di Cristiana Girelli, si trovano ora davanti all’ostacolo più difficile del loro percorso, ma anche alla più grande opportunità: raggiungere una finale europea che manca dal lontano 1997, quando però il formato del torneo era completamente diverso con sole otto squadre partecipanti.
L’Inghilterra si presenta come favorita sulla carta, ma ha dimostrato di avere fragilità difensive che potrebbero essere sfruttate dall’Italia. La tensione e l’importanza dell’evento potrebbero influenzare l’andamento della partita, creando scenari imprevedibili simili a quelli che si verificano nelle competizioni ad alta posta in gioco, dove l’elemento sorpresa gioca un ruolo fondamentale. Per approfondire strategie e previsioni su questo e altri eventi sportivi di rilievo, Clicca Qui per accedere ad analisi dettagliate che potrebbero aiutarti a comprendere meglio le dinamiche di questo atteso confronto.
L’altra metà del tabellone
Mentre l’attenzione degli appassionati italiani è comprensibilmente rivolta alla semifinale delle azzurre, l’altra parte del tabellone prende forma con i quarti di finale in programma da venerdì 18 luglio. Spagna-Svizzera apre le danze, mentre sabato sarà la volta del big match Francia-Germania, un confronto che promette spettacolo tra due delle nazionali più titolate e temute del continente.
La situazione ricorda per certi versi quanto sta accadendo nel calcio maschile italiano, dove Juventus e Napoli si inseguono dalla prima giornata in un duello serrato che potrebbe prolungarsi fino alle ultime giornate, dimostrando come nel calcio moderno l’equilibrio sia sempre più sottile tra le grandi squadre.
Per le azzurre, questa semifinale rappresenta molto più di una semplice partita: è l’occasione per scrivere una pagina indimenticabile nella storia del calcio femminile italiano, continuando un percorso di crescita che negli ultimi anni ha visto il movimento femminile guadagnare sempre più attenzione e rispetto a livello internazionale.