Il difensore del Barcellona si scatena sui social dopo la sconfitta dei nerazzurri in finale di Champions
Vendetta, tremenda vendetta. Iñigo Martínez Berridi, difensore spagnolo classe 1991 del Barcellona, ha trasformato il suo profilo X in un canale di sfottò sistematico contro l’Inter dopo la pesante sconfitta subita dai nerazzurri nella finale di Champions League contro il PSG. Una serie di post provocatori che rivelano quanto sia ancora vivo il risentimento del calciatore basco per l’eliminazione del suo Barcellona nella semifinale della competizione. Martínez, che ha vissuto in prima persona entrambe le partite contro i nerazzurri, caratterizzate da episodi controversi e tensioni palpabili, ha colto l’occasione della disfatta interista per prendersi una rivincita almeno mediatica, dimostrando di avere quello che in gergo si definisce “il dente avvelenato” nei confronti della squadra di Milano.
L’origine della faida: lo scontro con Acerbi
Per comprendere appieno la portata degli sfottò del difensore blaugrana, occorre risalire alla genesi del suo astio verso i colori nerazzurri. Durante la semifinale d’andata, un episodio in particolare ha acceso la miccia di questa rivalità personale: un confronto acceso con Francesco Acerbi, difensore dell’Inter.
Secondo la versione fornita dallo stesso Martínez, tutto sarebbe iniziato dopo il rigore trasformato da Calhanoglu per il momentaneo 2-0 nerazzurro. “Acerbi mi ha esultato in faccia dopo il gol e ho reagito in modo inutile. Non gli ho mai sputato addosso, gli sarà finito a un metro di distanza. Se avessi sputato direttamente su di lui sarei stato espulso, non ho dubbi”, ha dichiarato il calciatore spagnolo, offrendo la sua interpretazione di un episodio che ha contribuito ad alimentare la rivalità tra i due.
Questo scambio di “cortesie” in campo ha rappresentato solo l’inizio di una faida che si è poi trasferita sui social media con esiti sorprendenti.
La campagna di sfottò sistematica
Il momento della “rivincita” di Martínez è arrivato puntuale con la finale di Champions League, trasformatasi in un incubo per i nerazzurri. Durante e dopo la partita, il difensore catalano ha orchestrato una vera e propria campagna di derisione sui social.
Già all’intervallo del match decisivo, con l’Inter in evidente difficoltà, Martínez pubblicava un selfie con tanto di linguaccia e la didascalia “Tic Tac Inter”, accompagnata dall’emoji di una clessidra, quasi a scandire il conto alla rovescia verso la disfatta finale dei milanesi.
Al termine dell’incontro, la provocazione è diventata ancora più diretta, con un post mirato proprio al suo “nemico” Acerbi: una foto del loro faccia a faccia durante la semifinale, accompagnata da un eloquente “Arrivederci” e dall’emoji di una mano che saluta, a celebrare l’eliminazione dell’avversario dalla competizione.
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Il “brindisi al Nadaplete”: quando lo sfottò diventa arte
Ma la creatività di Martínez ha raggiunto il suo apice nei giorni successivi alla finale. Prima ha pubblicato un’immagine che lo ritrae esultante con entrambe le mani aperte sopra le orecchie – un evidente riferimento ai cinque gol subiti dall’Inter nella finale – accompagnata dalla didascalia “Come ti arrabbi”.
Il colpo di grazia è arrivato con un selfie che lo mostra sorridente con una birra in mano, taggando sia l’Inter che il Real Madrid, accompagnato dalla didascalia: “Un brindisi per il Nadaplete”. Un gioco di parole geniale che fonde il termine spagnolo “nada” (niente) con “Triplete”, prendendo contemporaneamente in giro sia l’Inter che gli storici rivali del Real Madrid per non aver vinto alcun trofeo significativo nella stagione.
La passione e la competitività nel calcio italiano trovano eco anche nelle competizioni minori, come evidenziato nell’analisi su le squadre vincenti nei gironi A, B e C dei campionati italiani che dimostra come la rivalità e l’orgoglio sportivo siano elementi fondamentali a tutti i livelli del calcio italiano.
Un catalano adottivo portavoce dello spirito blaugrana
Ciò che rende particolarmente interessante la vicenda è che Martínez non è un prodotto della cantera barcellonista, ma si è rapidamente calato nella parte del difensore dell’orgoglio catalano. Arrivato al Barcellona solo nel 2023 a parametro zero dall’Athletic Bilbao, dove ha militato dal 2018 dopo gli inizi alla Real Sociedad, il difensore ha abbracciato con entusiasmo la causa blaugrana, facendosi portavoce delle istanze più istintive e passionali della tifoseria.
A 33 anni, con alle spalle anche 21 presenze nella nazionale spagnola (sebbene non giochi con la Roja dal novembre 2023 e non sia stato convocato per le fasi finali di Nations League), Martínez ha trovato un modo per entrare nel cuore dei tifosi catalani, facendo leva sul sentimento anti-interista emerso dopo l’eliminazione in semifinale.
Quando i social amplificano le rivalità sportive
Questa vicenda mette in luce un fenomeno sempre più diffuso nel calcio contemporaneo: l’utilizzo dei social media da parte degli atleti per prolungare ed amplificare rivalità nate sul campo. Le piattaforme digitali offrono ai calciatori la possibilità di esprimere sentimenti e reazioni che un tempo rimanevano confinati nello spogliatoio o si limitavano a qualche dichiarazione post-partita.
Nel caso di Martínez, la sequenza di post provocatori rappresenta una forma moderna di sfogo sportivo, che certamente contribuisce ad alimentare l’attesa per il prossimo confronto tra Barcellona e Inter. Una rivalità che, da episodica quale era in passato, sembra ora destinata a diventare uno dei classici del calcio europeo, con il difensore spagnolo nel ruolo di improbabile ma efficace catalizzatore.
Resta da vedere se questa faida social avrà un seguito nella prossima stagione, quando le due squadre potrebbero nuovamente incrociarsi nelle competizioni europee, aggiungendo un nuovo capitolo a una rivalità che ha trovato nei social media un terreno particolarmente fertile per prosperare.