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Come cambierà la Supercoppa italiana dal 2024

Il 2024 porterà in dote una importante novità per la Supercoppa italiana, il trofeo che si assegna annualmente tra le detentrici del Campionato e della Coppa Italia. Contrariamente al passato, infatti, alla competizione parteciperanno ben quattro squadre: le prime due del Campionato e le due finaliste della Coppa Italia.

A deciderlo è stata l’ultima assemblea della Lega Serie A, di cui fanno parte le 20 squadre del Campionato, e che ha così dato formalizzazione a un’idea su cui si vociferava da diverso tempo al fine di rinvigorire le sorti della Supercoppa e, forse, utilizzare questo trofeo come una sorta di tester in vista di futuri cambiamenti a questa e altre competizioni.

Ma chi parteciperà alla nuova Supercoppa 2024? Il format è una reale novità in ambito continentale o la Lega Serie A si è ispirata ad altre nazioni?

Chi parteciperà alla nuova Supercoppa 2024

Riassumendo i principali termini del nuovo accordo raggiunto in Lega, rileva innanzitutto come a partecipare alla prossima Supercoppa saranno 4 squadre, e non 2. Come anticipato, potranno infatti aggiudicarsi il trofeo le prime due del Campionato e le finaliste della Coppa Italiana.

Nel caso in cui, come frequentemente potrebbe accadere, una o entrambe le squadre partecipanti attraverso il posizionamento in Campionato dovessero coincidere con quelle che si sono classificate come finaliste in Coppa Italia, allora si procederà a rendere eleggibili la terza e, eventualmente, la quarta in campionato.

Evidentemente, con tale novità si aprono le porte della potenziale conquista del trofeo a beneficio di formazioni che hanno storicamente avuto una minore fortuna: sia sufficiente ricordare che nel corso della storia della competizione, hanno potuto ambire al premio solo 11 formazioni e, di queste, solamente 3 (Juventus, Milan e Inter) hanno partecipato più di 10 volte.

Supercoppa: un format già usato e ancora provvisorio

A ben vedere, il format così deliberato dalla Lega Serie A non è certo una novità assoluta in ambito europeo, visto e considerato che è già stato sperimentato in Spagna in maniera molto simile. Peraltro, sempre la Lega Serie A ha già chiarito che il format è provvisorio, con la conseguenza che nei prossimi anni potrebbe essere oggetto di ulteriori modifiche e adattamenti.

È probabile che, come si evince dalle dichiarazioni di alcuni presidenti presenti in assemblea, il nuovo format debba essere messo all’effettiva prova di un calendario che durante i giorni in cui si disputa la Supercoppa è già particolarmente ricco di appuntamenti e che, dunque, potrebbe mettere a dura prova la sostenibilità degli sforzi delle squadre.

La Supercoppa all’estero

Tra le righe del nuovo accordo c’è anche il fatto che quattro delle prossime sei edizioni della Supercoppa si disputeranno in Arabia (2024, 2025, 2028 e 2029) e che per contribuire alla crescita del calcio arabo l’intesa prevede di disputare anche un’amichevole locale.

Il numero delle gare della Supercoppa tenderà dunque ad aumentare dal singolo match attuale ad almeno quattro match (tre ufficiali e un’amichevole), con nuove esperienze organizzative tutte da sperimentare. Probabilmente è anche per questo motivo che è stata espressa prudenza nei confronti del nuovo format, a lasciare intendere che gli aggiustamenti in corso nei prossimi anni potrebbero essere diversi.

È altrettanto evidente che con il nuovo format cambieranno le aspettative degli appassionati e degli scommettitori, come ci ricorda https://www.loyalbet.it/, sottolineando come l’approccio alla scommessa sarà destinato a mutare radicalmente.

Rimangono infine da assegnare le due edizioni 2026 e 2027. Anche se niente è stato deciso in tal proposito, è probabile che possa essere scelta un’assegnazione in ambito internazionale, replicando così quanto avvenuto per 9 volte negli ultimi 14 anni, quando si è giocato su un campo estero: Pechino per 3 volte, Riad e Doha per 2 volte, Shanghai e Gedda per 1 volta.