Ventuno tesserati in ospedale, chiesto il rinvio del ritorno dei playout
Una notte da incubo. Quella che doveva essere solo una serata difficile per la sconfitta nell’andata dei playout si è trasformata in un vero e proprio dramma per la Salernitana. Ventuno tesserati del club campano, tra cui otto calciatori e diversi membri dello staff tecnico, sono stati colpiti da una grave intossicazione alimentare durante il viaggio di ritorno da Genova dopo la gara persa 2-0 contro la Sampdoria.
Le conseguenze sono state immediate e drammatiche: all’atterraggio all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, quattro ambulanze e mezzi privati hanno dovuto soccorrere i membri della squadra, conducendoli negli ospedali di Salerno e Battipaglia per ricevere le cure necessarie.
La ricostruzione dell’accaduto
Dal pasto d’asporto ai dolori lancinanti. I fatti si sono verificati subito dopo il decollo dell’aereo charter che riportava la squadra in Campania, partito circa due ore dopo la conclusione della partita. A tutti i membri della spedizione granata era stato consegnato un pasto da asporto contenente anche del riso, consumato a bordo dell’aereo.
I primi sintomi si sono manifestati poco dopo: problemi gastrointestinali progressivamente più gravi con il passare delle ore, fino a culminare in quella che i testimoni hanno descritto come una situazione da incubo, con numerosi tesserati in preda a dolori lancinanti.
Le indagini e le prime verifiche
La Polizia nell’hotel di Genova. La mattina successiva, agenti della Polizia di Stato della Questura di Genova si sono recati presso la struttura alberghiera che ha ospitato la Salernitana. Secondo quanto riferito dalla direzione dell’hotel, i cestini da asporto sarebbero stati preparati su specifiche indicazioni del nutrizionista della squadra.
Un’ipotesi avanzata dalla stessa direzione dell’albergo riguarda possibili problemi di conservazione degli alimenti successivi alla preparazione, che potrebbero aver alterato la qualità del cibo. Le indagini sono ancora in corso per stabilire con precisione la catena di eventi e le eventuali responsabilità.
Il comunicato del club e la richiesta di rinvio
Annullamento dell’allenamento e istanza alla Lega B. La Salernitana ha immediatamente diramato un comunicato ufficiale, annunciando l’annullamento dell’allenamento previsto e l’avvio delle procedure per tutelare la salute dei propri tesserati, oltre all’informazione delle autorità competenti.
Il club ha inoltre presentato formale richiesta alla Lega Serie B per il rinvio della gara di ritorno dei playout, attualmente fissata per venerdì 20 giugno alle 20.30. La partita potrebbe essere posticipata a domenica 22 giugno o al giorno successivo, per consentire ai giocatori colpiti dall’intossicazione di recuperare adeguatamente.
Le parole dell’ad Milan
“Situazione grave, siamo provati.” L’amministratore delegato del club, Maurizio Milan, ha commentato la vicenda esprimendo profonda preoccupazione: “Siamo sinceramente provati per quanto accaduto e dalla serie di avvenimenti che rischiano di minare il regolare e sereno avvicinamento della Salernitana agli ultimi e fondamentali minuti della stagione.”
Milan ha inoltre rivelato di aver già avuto contatti informali con la Lega Serie B, ottenendo “un’apertura di massima a valutare le nostre istanze”, e ha sottolineato come molti calciatori e membri dello staff non siano attualmente in grado neppure di presentarsi al centro sportivo per riprendere la preparazione.
Le conseguenze sportive
Un ostacolo in più verso la salvezza. L’episodio rappresenta un ulteriore, pesantissimo handicap per la squadra campana, già chiamata a un’impresa sportiva dopo la sconfitta per 2-0 nell’andata dei playout. Per evitare la retrocessione in Serie C, la Salernitana dovrebbe vincere con almeno tre gol di scarto nella gara di ritorno, risulta[…]o molto più impegnativo da seguire rispetto ai gironi di Serie C già conclusi dove tutto è già stato deciso.
Il bollettino medico e i tempi di recupero
Prognosi di 2-3 giorni e terapie farmacologiche. Secondo il bollettino medico, tutti i tesserati colpiti dall’intossicazione sono ormai tornati a casa, ma con una prognosi che varia dai due ai tre giorni. Per alcuni di loro è stata prescritta una specifica terapia farmacologica, a testimonianza della gravità della situazione.
Questa tempistica rende evidentemente impossibile una preparazione adeguata per la partita se questa dovesse disputarsi nella data originariamente prevista, come sottolineato dagli esperti su Cadoola.it.com che hanno analizzato l’impatto psicofisico di un’intossicazione collettiva sul rendimento sportivo di una squadra a pochi giorni da un incontro decisivo.
Le prospettive future
In attesa di sviluppi. La società ha annunciato che fornirà aggiornamenti sulle condizioni di salute dei tesserati e sulla ripresa della preparazione nelle prossime ore. Nel frattempo, l’intera vicenda potrebbe avere strascichi anche sul piano legale, con il club che si è riservato “ogni azione nelle sedi opportune – sportive e non – per preservare gli interessi del club e dei propri tesserati”.
Resta ora da attendere la decisione ufficiale della Lega Serie B sulla richiesta di rinvio, che potrebbe arrivare nelle prossime ore, mentre la squadra cerca di riorganizzarsi per affrontare al meglio possibile questo imprevisto che ha ulteriormente complicato una situazione sportiva già estremamente delicata.